Storia del verde

“Il verde è il colore principale del mondo, e ciò da cui nasce la sua bellezza”.
(Pedro Calderon de la Barca)

Il colore è un sistema complesso di percezioni e convinzioni condivise in una cultura. E’ profondamente legato al territorio e alla società in cui viviamo. L’essere umano percepisce e riconosce alcuni colori meglio rispetto ad altri perché presenti in natura da sempre.

Il verde, per esempio, il cui nome deriva da “ viridis” e significa  “vivace”, è uno dei colori dello spettro più diffuso in natura. Viene percepito dall’occhio perché, a differenza di tutti gli altri che vengono assorbiti dall’ambiente circostante, esso viene respinto.

 

 

Il Verde: simbologia e significato nella storia

Nel corso dei secoli questo colore ha assunto significati diversi a seconda delle popolazioni e del periodo storico.

Gli Egizi gli attribuivano valori positivi quali fertilità, fecondità, gioventù, crescita e rigenerazione. Osiride, detto “Il Grande Verde”, il dio che rinasce dopo la morte, veniva infatti raffigurato con l’incarnato verde.

A partire dal Medioevo cadde in disgrazia per diversi secoli perché divenne il colore delle streghe, del veleno, del male e del Diavolo.

Nell’Ottocento, quando la chimica assunse un ruolo decisivo nella vita quotidiana, il verde perse il suo  posto di colore primario e divenne una specie d’illusione: a produrre questo colore è la coppia occhio-cervello e l’unione tra il blu e giallo. Poeti e pittori si relazionarono a questa tonalità in modi diversi: per Goethe era il colore dei borghesi e dei mercanti, Mondrian lo definì “un colore inutile”, altri il “traditore” perché essendo un colore fotosensibile e di facile alterazione nel tempo, non manteneva l’intensità del suo colore iniziale.

 

Simbologia e significato attuale

Visto anche come simbolo di rinnovamento e di mutamento, in natura è il colore principale e ne simboleggia la solidità: osserviamo infatti che verde è lo stelo che regge il fiore.
E’ il colore degli ecologisti, dell’ambiente e si fa portavoce di diverse ideologie politiche e religiose.

C’è il verde dell’Islam e del suo Paradiso Terrestre, contrariamente a quello cristiano raffigurato di colore celeste. Secondo i buddisti è il colore che meglio rappresenta la vita. E’ collegato al chakra del cuore quindi dei sentimenti e dell’amore puro.

In Occidente il verde appare chimicamente instabile e viene associato a tutto ciò che ha per natura questa caratteristica, come l’infanzia (gli anni verdi), la fortuna, i soldi ed il gioco (il tavolo verde).

In cromoterapia infonde la calma necessaria per raggiungere i propri obbiettivi ma, nella sua connotazione negativa, porta tensione al momento del cambiamento.

 

Il Verde nell’arredamento

 
 

Attualmente quindi  il suo significato resta sospeso tra positività e negatività. E’ considerato un colore neutro, né caldo né freddo.
In fotografia e nell’arredamento il verde si accosta molto bene ai  legni e conferisce un sapore borghese all’ambientazione confermando così il pensiero di Goethe. Questa nuance avvolge, distende, rasserena regalando luminosità, freschezza e armonia. Stimola positivamente i pensieri attraverso vibrazioni armoniche. Nelle sue tonalità più chiare si sposa perfettamente con uno stile giovane e dinamico, mentre in quelle più scure crea un effetto teatrale, quasi drammatico.